Ciao da Aiky9,
Il 15 e 16 novembre, durante tutte le partite infrasettimanali del campionato, tutte le squadre del CSI Milano scenderanno in campo con un segno simbolico: uno straccetto bianco legato al polso, al braccio, alla caviglia, oppure come bandana, ma ognuno può scegliere in modo creativo come mettere il laccetto/polsino.
È un gesto semplice, ma ricco di significato: serve per ricordarci che la pace non è soltanto un’idea lontana, ma si costruisce adesso, anche nel modo in cui giochiamo, ci relazioniamo con l’avversario, con l’arbitro, con i compagni, e anche nel modo in cui viviamo la vittoria e la sconfitta.
Come sottolinea presidente del CSI è un’occasione per fare un piccolo gesto collettivo e riflettere su cosa significhi «pace nello sport».
Anche lo sport dovrebbe diventare alleato della pace. Ogni volta che l’arbitro fischia l’inizio del match il gioco non dive essere aggressione ma confronto rispettoso. Un confronto che non anima solo la sfida, ma anche la cooperazione, il fair-play, l’attenzione all’altro.
Anche Papa Francesco lo ricorda: quando lo sport trasmette unità, coesione, inclusione, può diventare un alleato formidabile nella costruzione della pace.
Noi “FR3NZ”, ci leggiamo bene in questo messaggio, ogni partita, ogni allenamento, ogni momento sportivo ma anche un qualsiasi incontro è un’occasione per seminare rispetto, amicizia e amore. Perciò appoggiamo con entusiasmo questa iniziativa “Leghiamoci alla Pace”.
Con 2.560 squadre in campo, immaginate quanti volti, quanti gesti semplici che sommati possono diventare potenti. Un piccolo straccetto bianco — ma un grande messaggio di pace.
“Quando gioco penso che la vera vittoria non sia solo segnare, ma uscire dal campo sapendo di aver rispettato tutti. Con lo straccetto bianco voglio ricordarmi e ricordare agli altri che la pace si costruisce anche tra due squadre che si confrontano. E poi lo straccetto bianco mi dona ed è molto cool.
“Ho messo due straccetti alle caviglie, così ogni volta che li vedo mi ricordo che il mio avversario è anche un amico. Perché vorrei che ogni partita fosse non solo vincere, ma anche voler bene al prossimo.
